Gli elettrodomestici di Classe A non vendibili

Uno studio commissionato dalla Commissione Europea a MarketWatch ha analizzato attentamente le etichette presenti sui vari elettrodomestici venduti nei vari paesi europei. Il risultato è stato che oltre ma metà dei negozi di vendita online che tradizionali spesso mostrano un’etichettatura non sufficiente ad informare il cliente sul reale consumo energetico del prodotto in vendita . Il fenomeno non è presente solo nel nostro paese, ma mostra una capillare diffusione in tutti i paesi del continente europeo. La quantità di prodotti analizzati è di circa 30mila in oltre 243 esercizi commerciali. Il risultato è davvero allarmante: oltre la metà dei prodotti analizzati mostra un’etichetta in parte scorretta o non chiara riguardo al consumo che caratterizza l’elettrodomestico ed in alcuni casi ne è addirittura priva. 

elettrodomestici

Il settore nel quale il sistema di etichettatura mostra le falle maggiori è quello dei condizionatori con una percentuale che supera l’80% del totale, ma non se la passano di certo meglio i forni con una quota del 77% di etichette non a norma e dei televisori che mostrano la stessa percentuale. Male anche i negozi sul web con un indice di non conformità che ammonta al 73%. In alcuni casi la verifica ha scoperto come l’etichetta ufficiale sia in realtà sostituita da una semplice scritta testuale.

Proprio su internet si verificano le difformità maggiori. Basti pensare che nel nostro paese l’etichettatura corretta nei negozi su internet raggiunge una quota di soli nove punti percentuale mentre, in media, negli esercizi commerciali “classici” le etichette conformi sono oltre il 78% del totale. Un altro elemento che pochi conoscono riguarda la vendita dei prodotti di classe A che in molti casi è di fatto vietata dalla legge  EcoDesign. I prodotti inferiori alla classe A+ nei frigoriferi, nelle lavastoviglie e nelle lavastoviglie come le aspirapolveri di potenza inferiore 1.800 Watt, infatti, sono stati banditi già da diverso tempo dalla vendita nei paesi Ue.

 

Lascia un commento