Ristrutturazione casa, si va verso la proroga degli incentivi

Sono molte le novità che l’esecutivo di Matteo Renzi ha annunciato per i prossimi giorni. Una delle maggiori e che interessano i tanti italiani che hanno intenzione di intervenire sulla propria abitazione, riguarda la ristrutturazione edilizia. Nel corso dell’annuale convegno di Comunione e Liberazione a Rimini, il primo ministro ha rassicurato gli operatori del settore di Federellegnoarredo, riguardo gli incentivi per gli interventi di ristrutturazione degli immobili che saranno prorogati ulteriormente. Una serie di bonus senza dubbio importante per la messa in sicurezza di tanti edifici nel nostro paese e soprattutto per far ripartire il settore della produzione dei mobili e dell’edilizia italiana, da anni in fase di stallo.

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I segnali, già da settimane, facevano sperare in una conferma degli sgravi, anche per il 2016.  Si tratta di un forte abbassamento dell’aliquota Irpef che ammonta, a seconda dei casi, del 50% o del 65% per tutti gli italiani che effettuano lavori di ristrutturazione della propria abitazione e di efficientamento energetico; gli sgravi riguardano anche l’acquisto di nuovi mobili. Nessun tipo di obiezione è giunta all’idea del Primo Ministro Renzi, anche dallo stesso Ministero dell’Economia che dovrà valutare il reale impatto di questa decisione sui conti dello Stato Italiano.

Conferma anche da parte del ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio che ha descritto lo strumento degli sgravi come utile per l’economia del nostro paese. Ma una nuova ipotesi viene avanzata da ambienti vicini al governo centrale: un significativo allargamento degli incentivi. Si tratta di un ampliamento della platea che può beneficiare della serie di bonus. Gli incentivi potrebbero riguardare anche la ristrutturazione degli alloggi popolari, fino ad ora non compresi nella serie di sgravi mentre sull’acquisto dei mobili potrebbe riguardare anche coloro che abitano in un appartamento in affitto. Le proposte di Delrio saranno presentate al Primo Ministro Renzi che, per ora, sembra sulla stessa lunghezza d’onda.

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