Fotovoltaico, nel 2016 sempre più conveniente

Si chiama ossido di ferra ed è la sostanza in grado di rendere gli impianti fotovoltaici del prossimo futuro molto più efficienti dell’attuale. E’ di ben trenta punti percentuali l’aumento di produzione di energia elettrica grazie a questi impianti realizzati da un team di ricercatori israeliani.

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Si tratta di un nuovo passo in avanti per la tecnologia degli impianti rinnovabili. L’innovazione in grado di migliorare ulteriormente l’aspetto fondamentale del livello di produttività dei pannelli solari arriva dal Ben Gurion University grazie ad uno studio condotto insieme al Technion-Israel Institute of Technology.  Ma uno dei fattori di maggiore interesse dell’innovazione israeliana è l’utilizzo di materiali assolutamente costosi. La riduzione dello spessore delle celle, inoltre, permette di abbattere i costi.

Si tratta di ridurre notevolmente lo spessore degli elementi che assorbono i raggi del sole, senza nessun tipo di impatto sul livello di produzione di energia elettrica. L’invenzione israeliana rientra in un processo di ricerca che, per quanto riguarda il fotovoltaico, non si è mai fermato. Una ricerca che vede impegnati tutti i paesi nel mondo. Il 2016 sarà infatti, secondo le previsioni, l’anno del fotovoltaico, a tutti gli effetti.

Un aumento di dodici punti percentuali è, infatti, previsto per i prossimo dodici mesi. A realizzare lo studio è la società di consulenza Mercom Capital. Sarà la Cina il paese con una maggiore produzione di energia elettrica attraverso gli impianti fotovoltaici con una copertura del mercato che potrebbe raggiungere, insieme al Giappone ed agli Stati Uniti il 65% della domanda mondiale di energia. Solo la Repubblica Popolare circa 19,5 GW di nuovi impianti fotovoltaici. Volano anche gli Stati Uniti in grado di produrre ben 13 GW di nuova potenza. Un vero e proprio record per la potenza a stelle e strisce con una serie di agevolazioni garantite fino al 2020. Una serie di liberalizzazioni porteranno ad un nuovo aumento di produzione anche in Giappone. 

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