Il dissalatore fotovoltaico che potrebbe salvare il mondo dalla sete

Cosa c’è di meglio di un dispositivo che permette di trasformare l’acqua salata del mare in acqua perfettamente potabile senza consumare energia? E’ l’ultima invenzione realizzata dal MIT (Massachusetts Institute of Techonology). Il dispositivo si compone di un dissalatore alimentato attraverso dei pannelli fotovoltaici. Il sistema con il quale il dissalatore riesce a liberare l’acqua dal sale è davvero innovativo. Due elettrodi con cariche opposte riescono a attrarre gli ioni dall’acqua lasciando, al centro, l’acqua non salata. L’acqua dolce vine separata dalla salata da apposite membrane mentre il liquido viene disinfettato dai raggi ultravioletti del sole.

acqua

Uno degli elementi di forza del dissalatore fotovoltaico è che il funzionamento può essere garantito, anche in condizioni meteorologiche avverse. Il dispositivo permette, inoltre, una gestione intelligente del processo di desalinizzazione che viene accelerato e rallentato a seconda della potenza dei raggi solari massimizzando, così la produzione di acqua desalinizzata. Altre condizioni di sicuro vantaggio di questo dispositivo consistono nell’estrema economicità, fattore sicuramente non secondario e nel limitato impatto ambientale. L’utilizzo di questo dispositivo è in grado di portare ad innegabili benefici a tutte quelle popolazioni che, come in India, si trovano ad avere delle falde acquifere sotterranee salate. Uno sviluppo futuro di questo dissalatore potrebbe permette a vasti strati di popolazione l’accesso all’acqua, un problema che ora vivono drammaticamente sulla loro pelle milioni di persone nel nostro paese. 

Il dissalatore fotovoltaico, secondo gli studiosi del Massachuetts Institute of Tecnology, sarebbe, infatti, in grado di dissetare un villaggio che va dai 2mila ai 5mila abitanti con un risparmio energetico davvero notevole visto che sarebbe necessaria la metà dell’energia indispensabile al funzionamento di un normale impianto. Le funzionalità di questo dispositivo sono state apprezzate dagli scienziati dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti che hanno deciso di attribuire ai realizzatori il premio Desal 2015. Un ottimo punto di inizio per combattere la tanto temuta mancanza di acqua dei prossimi decenni.

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