Quando si parla microonde si intende quelle onde elettromagnetiche che provocano un processo di agitazione nelle molecole dei cibi, in particolare l’acqua che si trova all’interno. Il processo di riscaldamento, e quindi di cottura degli alimenti, si realizza direttamente all’interno del cibo e non proviene dall’esterno come avviene in tutti gli altri metodi di cottura. Ma conoscete davvero il forno a microonde? Ecco i pro e contro relativi al suo utilizzo.
Tra i vantaggi abbiamo in primis la rapidità di cottura, i tempi infatti possono ridursi fino a quattro volte rispetto ai sistemi tradizionali. Ma velocità vuol dire anche risparmio, essendo i tempi di cottura più brevi, senza alcuna fase di riscaldamento. Tutto questo determina la preservazione delle proprietà nutrizionali dei cibi, le proteine e i sali minerali infatti non si disperdono e la degradazione delle vitamine è limitata. Ma il forno a microonde ha anche i suoi svantaggi, ad esempio difficilmente si presta a preparazioni di piatti più complessi o pensati per metodi di cottura tradizionali.
Pur non potendo sostituire completamente gli altri strumenti di cottura, vi sono alcuni ingredienti che possono essere cucinati utilizzando il forno a microonde con risultati pari, e talvolta superiori, a quelli ottenibili con metodi di cottura tradizionali, come il pesce al forno ma anche lasagne, paste al forno o addirittura arrosti e polpettoni. Ma i vantaggi non finiscono qui: il forno a microonde non è solo efficace per la cottura di verdure, per preparazioni semplici, o per scongelamenti e riscaldamenti. L’altro punto di forza è la praticità, infatti si possono utilizzare per la cottura gli stessi piatti di portata. Inoltre, non si formano incrostazioni per mancanza di calore all’interno. Dunque la massima igiene che lo contraddistingue fa sì che sia l’elettrodomestico ideale per la vita di tutti i giorni, dove il tempo per la pulizia e la preparazione dei cibi diventa sempre più ridotto.